Il barattolo di Nutella

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Mi trovavo in aeroporto, osservavo la scena. Davanti a me c’era una famiglia, i bambini erano eccitati per il viaggio, e tra le mani della mamma spuntava un barattolo di Nutella. Nulla di strano, pensavo, finché l’addetto alla sicurezza non l’ha fermata: “Non può passare”. Ho visto il suo sguardo confuso mentre il barattolo veniva sequestrato, come se fosse una potenziale minaccia. Mi ha fatto sorridere, ma poi ho riflettuto: quante volte succede lo stesso in azienda?

Spesso ci ritroviamo con sistemi di controllo interni che agiscono proprio come quel check-in: procedure rigide che non distinguono tra situazioni innocue e reali problematiche, bloccando tutto solo perché “la regola dice così”. Il risultato? Decisioni lente, risorse sprecate e un sacco di frustrazione.

Eppure, oggi, abbiamo strumenti che possono cambiare radicalmente il modo in cui gestiamo i controlli. L’intelligenza artificiale, per esempio, può aiutarci a distinguere tra una vera minaccia e un “barattolo di Nutella”, ottimizzando i processi, riconoscendo le reali anomalie e lasciando scorrere il resto. Non si tratta di abbassare la guardia, ma di applicare un approccio più intelligente.

Quello che manca a molte aziende è la capacità di evolversi, di passare da controlli standardizzati a un sistema capace di cogliere le sfumature e adattarsi alle situazioni in tempo reale, senza bloccare inutilmente il flusso. Siamo nel 2024, e se continuiamo a ragionare come vent’anni fa, rischiamo di sprecare risorse e opportunità.

Serve un cambio di mentalità: i sistemi di controllo interni dovrebbero essere agili, flessibili e guidati dai dati, capaci di lasciar passare ciò che non rappresenta un rischio e di concentrarsi su ciò che conta davvero.

Nicola Allocca
Risk, Business Integrity, Resilience and Quality Director ASPI