Interpump Group: Gestione della complessità tra centralizzazione e flessibilità

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La complessità non è solo una sfida, è il pane quotidiano per un gruppo globale come Interpump, un gigante diversificato e quotato a Piazza Affari da oltre 2 miliardi di euro di fatturato. Gestire un’organizzazione che si estende su quattro continenti, con oltre 120 società controllate operanti in settori eterogenei e trasversali, richiede un equilibrio sottile tra centralizzazione e flessibilità.

In un’intervista rilasciata a compliancedesign.it , Francesco Masiello, Head of Internal Audit, Risk & Compliance di Interpump, ha condiviso una visione chiara di come il gruppo affronta questa sfida.

Interpump Group si distingue per una struttura organizzativa che privilegia l’indipendenza delle sue oltre 120 società distribuite su quattro continenti. “Abbiamo costruito dei modelli di controllo che promuovono principi di etica, integrità e conformità, e questi principi sono inderogabili,” ha spiegato Masiello. Questo approccio consente a ciascuna società del gruppo di gestire autonomamente le proprie operazioni, pur aderendo a un quadro comune di regole e standard etici stabiliti centralmente.

Abbiamo costruito dei modelli di controllo che promuovono principi di etica, integrità e conformità, e questi principi sono inderogabili

 

Francesco Masiello

La Struttura del Team di Audit, Risk & Compliance
Nonostante la portata globale di Interpump, il team che gestisce le funzioni di audit, rischio e conformità è sicuramente snello. “Il team è molto forte e specializzato; sono risorse che crescono con noi da anni e che formiamo in modo da dotarle delle competenze necessarie per presidiare le diverse aree”.
Questo team è supportato da risorse esterne attraverso un approccio di co-sourcing. L’utilizzo di risorse esterne è giustificato dalla diffusione geografica del gruppo e dalla necessità di mantenere un alto grado di indipendenza nelle attività di audit. “Con queste risorse che utilizziamo in co-sourcing, e non in outsourcing, riusciamo a svolgere attività di test e audit operativi in vari paesi e su diverse strutture di business,” spiega Masiello.

Le sfide della crescente complessità
Il vantaggio di un team ristretto e altamente specializzato, secondo Masiello, risiede nella facilità di condivisione delle tematiche e nell’allineamento rapido su tutti i temi di audit, rischio e conformità. Tuttavia, la crescita della complessità delle tematiche, come la sostenibilità e la cyber security, ha reso il lavoro più impegnativo rispetto al passato. “Forse la sfida più grande oggi è la complessità,” spiega, sottolineando l’importanza della formazione continua e del know-how per far fronte a queste nuove sfide.

La resilienza è una parola chiave per Interpump quando si tratta di affrontare i rischi globali. La flessibilità dei modelli di controllo gioca un ruolo centrale nel permettere al gruppo di adattarsi ai cambiamenti. Secondo Masiello, la vera sfida non è tanto adattare i modelli, quanto assicurarsi che vengano seguiti correttamente in tutte le affiliate. Questo richiede un forte impegno da parte del management e una diffusione capillare della consapevolezza dei rischi e delle politiche di compliance a tutti i livelli dell’organizzazione. “Abbiamo un commitment molto forte dal top management, che è assolutamente allineato ai principi dei modelli, ai principi etici e di integrità che li caratterizzano,” afferma.

 

Il team è molto forte e specializzato; sono risorse che crescono con noi da anni e che formiamo in modo da dotarle delle competenze necessarie per presidiare le diverse aree

 

La collaborazione tra diverse funzioni e competenze permette al gruppo di affrontare le sfide in modo organico e multilaterale. Questo approccio evita la creazione di silos verticali, che potrebbero ostacolare la capacità di risolvere problemi complessi in un contesto globale e diversificato come quello di Interpump.

Il focus sulla condivisione del lavoro e delle conoscenze è ciò che permette a Interpump di governare una struttura decentralizzata. Masiello ritiene che solo attraverso un processo multilaterale, in cui ciascuno contribuisce in modo significativo, sia possibile gestire con successo le funzioni critiche di audit, rischio e conformità. In questo contesto, la capacità di adattamento, la resilienza e il lavoro di squadra emergono come pilastri fondamentali nella gestione della complessità in un’organizzazione globale come Interpump.