La consapevolezza strategica dell’acquirente: “sapere di non sapere”

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“Ancor prima di una efficace due diligence, per affrontare un processo di acquisizione, è opportuno fare una preliminare autodiagnosi sulla propria impresa”

Il punto di vista dell’imprenditore

⇨ Il tessuto industriale italiano è fatto di piccole medie imprese che non hanno ben chiaro cosa sia la compliance ed il più delle volte gestiscono l’impresa non consapevoli della rilevanza dei rischi di “non compliance”. Naturalmente tutto è ancora più evidente quando si vanno ad ampliare i perimetri dell’azione attraverso delle acquisizioni senza riuscire a valutare adeguatamente tutti gli aspetti normativi.

⇨ Il tema è cercare di capire quale sia il livello di rischio sostenibile per le imprese. Ancor prima di una efficace due diligence, per affrontare un processo di acquisizione, è opportuno fare una preliminare autodiagnosi sulla propria impresa: scoprire di “non sapere” è sicuramente meglio di non sapere e fare scelte inconsapevoli che possono esporre l’organizzazione a rischi con effetti dirompenti.

Clicca qui per accedere al video integrale dell’intervento di Mario Nardi (CEO Gruppo Pietro Fiorentini)