De Donato (Sisal): Obiettivi misurabili per tracciare la via per la sostenibilità

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Misurabilità degli obiettivi come chiave di una strategia ESG sostenibile. Per garantire un futuro responsabile e consapevole, aziende come Sisal hanno compreso l’importanza di fissare obiettivi chiari e, soprattutto, misurabili. Il percorso di sostenibilità si è evoluto negli anni in linea con le migliori pratiche nazionali ed internazionali per rispondere alle aspettative degli stakeholder – i consumatori, i colleghi, le istituzioni di riferimento, le comunità in cui Sisal opera – nel rispetto dell’ambiente e dei più alti standard di business ethics e governance.

Nel suo ultimo bilancio di sostenibilità (redatto secondo gli standard GRI) presentato a giugno, Sisal ha delineato un percorso con azioni concrete, tutte dotate di obiettivi quantificabili e collegamenti chiari. All’interno del bilancio sono stati delineati tre obiettivi chiave per il 2030: Zero giocatori problematici, Zero gender pay gap, Zero emissioni nette di CO2.

“Sisal ha fissato l’obiettivo di diventare leader nel gioco responsabile entro il 2030. E questa non è solo una mera etichetta, ma è fondamentale per misurare l’impatto concreto delle nostre azioni”, indica Filippo de’ Donato, Corporate Affairs Director & Board Secretary di Sisal, che ha parlato con compliancedesign.it della sua visione di Governance e Compliance all’interno della società che opera nel settore del gioco come Concessionario dello Stato.

È avvenuto un cambio di sensibilità da quando la parola compliance si è affiancata alla parola governance. Il codice di corporate governance italiano, anche con i principi recepiti dal modello del codice inglese e insieme ad altre iniziative internazionali, hanno contribuito a far emergere una visione più ampia della compliance

Filippo de’ Donato

Sisal è una società privata, fondata nel 1946 da tre giornalisti sportivi, gli inventori della schedina Sisal, poi diventata Totocalcio. Nel corso della sua storia, è cresciuta fino a diventare un gruppo internazionale e, nel 2022, è stata acquisita da Flutter Entertainment, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE (e con prossimi piani di quotazione anche a New York).

“Abbiamo posto particolare attenzione nel fornire dati precisi, metriche e collegamenti chiari, in modo da poter verificare concretamente se stiamo raggiungendo gli obiettivi stabiliti”, spiega de’ Donato.
Sisal deve seguire standard rigorosi all’interno di un mercato regolamentato e sotto i profili di compliance e di governance deve comportarsi come una società quotata. “Durante le interazioni con le istituzioni, come il Ministero dell’Economia o gli organi che rilasciano le concessioni per le scommesse in paesi come Turchia, Tunisia e Marocco, dobbiamo fornire dati e numeri concreti, rispettare procedure e predisporre policy e ci impegniamo anche nel porre in essere iniziative a favore delle comunità locali di quei Paesi”.

Non è possibile pensare a membri del board, del collegio sindacale e dell’organismo di vigilanza privi di competenze ed esperienze dirette in materia di governance e compliance. La selezione delle persone per i ruoli chiave – sia nei Board sia nelle figure di top management – è diventata un passaggio fondamentale che – se ben attuata – migliora notevolmente la qualità del lavoro aziendale e la reputazione all’esterno

Ad esempio, in Turchia, dove Sisal ha una forte presenza, dopo il terribile terremoto del febbraio 2023, la società ha preso la decisione di destinare una parte dei ricavi delle giocate alle popolazioni colpite. Un altro esempio riguarda la proposta di effettuare un’estrazione straordinaria di Lotto e Superenalotto a favore dell’Emilia Romagna, colpita dalle recenti inondazioni disastrose.

Sisal, operando attraverso concessioni statali, deve garantire un preciso e dettagliato assetto di servizi e di risorse adeguati a presidio della sicurezza informatica e della gestione della privacy dei giocatori. Il modello di Sisal opera sia online che tramite i punti vendita fisici, come le tabaccherie, dove i clienti possono acquistare i diversi prodotti tra cui il SuperEnalotto.

La compliance non è solo una questione di rispetto delle regole, ma riguarda anche l’adesione ai principi di corporate governance e l’adozione di best practice a livello internazionale

Mantenere standard etici e di governance elevati e presidiati, considerando la complessità del business del gaming, è una sfida necessaria e prioritaria.

“È importante riconoscere che il settore in cui opera Sisal è soggetto a dibattiti e spesso è considerato negativo da molte persone dal punto di vista etico. Tuttavia, il nostro obiettivo è cambiare questa percezione e dimostrare che il mondo del gioco va considerato un insieme di attività di intrattenimento, che faccia parte della vita di ognuno, in cui il lavoro è bilanciato da momenti di svago e divertimento, costituendo un’esperienza di intrattenimento sana ed equilibrata”.

È avvenuto un cambio di sensibilità da quando la parola “compliance” si è affiancata alla parola “governance”. Il codice di corporate governance italiano, anche con i principi recepiti dal modello del codice inglese e insieme ad altre iniziative internazionali, hanno contribuito a far emergere una visione più ampia della compliance. “Ora, la compliance non è solo una questione di rispetto delle regole, ma riguarda anche l’adesione ai principi di corporate governance e l’adozione di best practice a livello internazionale.

Quale sarà il futuro della governance?
Sarà sempre più pervasiva, a tutti i livelli, ma non sarà più considerata come qualcosa di eccezionale o puramente etica, bensì diventerà parte integrante della vita aziendale

È avvenuto un cambio di sensibilità da quando la parola “compliance” si è affiancata alla parola “governance”. Il codice di corporate governance italiano, anche con i principi recepiti dal modello del codice inglese e insieme ad altre iniziative internazionali, hanno contribuito a far emergere una visione più ampia della compliance. “Ora, la compliance non è solo una questione di rispetto delle regole, ma riguarda anche l’adesione ai principi di corporate governance e l’adozione di best practice a livello internazionale.

La compliance costituisce ormai un’opportunità di business che le società devono cogliere per dimostrare di avere tutti gli assetti, le procedure e le strutture organizzative adeguate al fine di affrontare una serie di situazioni di rischio”. Il cambiamento è stato anche di carattere culturale. “Non è possibile pensare a membri del board, del collegio sindacale e dell’organismo di vigilanza privi di competenze ed esperienze dirette in materia di governance e compliance. La selezione delle persone per i ruoli chiave – sia nei Board sia nelle figure di top management – è diventata un passaggio fondamentale che – se ben attuata – migliora notevolmente la qualità del lavoro aziendale e la reputazione all’esterno”.

Quale sarà il futuro della governance?
“Sarà sempre più pervasiva, a tutti i livelli, ma non sarà più considerata come qualcosa di eccezionale o puramente etica, bensì diventerà parte integrante della vita aziendale, influenzando sempre di più comportamenti e azioni, come già sta avvenendo, ad esempio, per lo smart working o nel campo della sostenibilità ambientale e sociale. Tutto ciò diventerà una parte naturale dell’approccio aziendale e non sarà più un elemento distintivo o un valore aggiunto, ma una consuetudine quotidiana che porterà benefici sia all’interno sia all’esterno delle aziende” […] continua a leggere People in Compliance#25