ASPI e scuola Sant’Anna rinnovano sinergie per un nuovo modello di compliance
Sul solco della collaborazione avviata quest’anno tra Autostrade per l’Italia e DIRPOLIS, l’Istituto Diritto, Politica, Sviluppo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (sinergia tradotta in percorsi formativi indirizzati a +500 dipendenti ASPI), si è tenuta questa mattina l’iniziativa Legality & performance, a perfect match, occasione che ha offerto interessanti contributi tra azienda e accademia: due mondi impegnati sul tema sempre più attuale dell’impresa sostenibile, in grado di coniugare esigenze di legalità e ottimizzazione delle performance aziendali.
“Questo convegno – afferma Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Sant’Anna – è stata una formidabile occasione di discussione su un tema particolarmente importante per la comunità di ricerca della Scuola Sant’Anna: come orientare le nuove tecnologie della cosiddetta “quarta rivoluzione” (intelligenza artificiale, macchine intelligenti, algoritmi) nella prospettiva della sostenibilità sociale e legale dell’attività di impresa.
Dal convegno traiamo la conferma non soltanto che la transizione digitale in molte esperienze imprenditoriali è già una realtà operativa ma anche che è forte la spinta ad investire in ricerca e sviluppo su questi nuovi scenari.
La Scuola Sant’Anna, con il suo impegno scientifico, le sue risorse intellettuali interdisciplinari e le sue attività di «terza missione», è in grado di seguire l’entusiasmante processo che è già in atto e rispondere alle nuove esigenze di innovazione”. “Nell’ambito del Piano di Trasformazione di Autostrade per l’Italia– afferma l’Amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi – trova largo spazio Next to Legality, un innovativo programma che riflette l’attenzione dell’azienda alla cultura della legalità.
Volto a potenziare il sistema di controllo interno e a promuovere il monitoraggio continuo dei rischi, questo modello è pensato per integrare performance e compliance, garantendo integrità, trasparenza e qualità in tutti i processi aziendali. In questo contesto – aggiunge Tomasi – la Sant’Anna di Pisa è partner strategico: siamo infatti convinti che l’attivazione di sinergie impresa-università, sia azione imprescindibile per affrontare un futuro davvero sostenibile. In questo senso, un sistema di compliance innovativo e integrato nel business, assicura riflessi assolutamente positivi sulle performance aziendali. Un’ottima occasione per tutti, dunque. Il modello avviato dalla nostra azienda si fonda sui valori, il digitale e le competenze diffuse”.
“L’incontro che si è appena concluso – afferma Gaetana Morgante, Direttrice dell’Istituto DIRPOLIS della Scuola Sant’Anna – ha davvero consentito un dialogo reale tra accademia, istituzioni e imprese sulle sfide culturali, scientifiche ed economiche che sono all’orizzonte, in un momento così cruciale. Sono in effetti emerse molte prospettive, su cui la Scuola e la comunità di ricerca dell’Istituto DIRPOLIS sono da tempo impegnati.
Le imprese progressivamente integrano gli strumenti del new tech nell’organizzazione aziendale, pensiamo ad esempio alla funzione compliance, dove sempre più ci si avvale di sistemi “intelligenti” e autonomi di elaborazione di dati e informazioni. Tutto questo – il convegno lo ha dimostrato – ha implicazioni significative per il regolatore pubblico e per il sistema giuridico, che deve elaborare modelli e approcci inediti per adeguarsi a questi scenari, per incentivare questi percorsi e anche per “premiare” quelle imprese che decidono di investire realmente nel digitale come veicolo di sostenibilità e legalità.
L’attuazione del PNRR è il contesto giusto per cominciare a gettare le basi: è un auspicio delle imprese, che noi, ricercatrici e ricercatori della Scuola, condividiamo”. Autostrade per l’Italia ha messo in campo un innovativo programma nell’ambito del Risk, Compliance, Business Continuity and Quality, area guidata in ASPI da Nicola Allocca (che è tra l’altro chair del Comitato Anti-Corruzione business dell’Ocse). Un programma che riflette l’attenzione dell’azienda alla cultura della legalità e che è volto ad implementare soluzioni innovative, basate su tecnologie “intelligenti” e ispirate alle linee guida, agli strumenti e agli standard di monitoraggio OCSE, B20 e G20.
Questa organizzazione rientra nell’ambito del più ampio Piano di trasformazione avviato da Autostrade per l’Italia e che prevede risorse per 21.5 miliardi di euro tra investimenti per l’ammodernamento della rete autostradale e il potenziamento dei servizi per l’utenza. Un piano industriale caratterizzato anche dalla digitalizzazione del modello operativo, la valorizzazione delle persone, la creazione di un sistema unico volto all’eccellenza.
Nell’azienda è dunque in corso un programma di digital transformation che riguarda tutti i settori. Obiettivo: rendere l’azienda data-driven, sicura, veloce, trasparente e innovativa tramite il digitale. In quest’ottica si muove questo programma specifico che consente un sempre più efficace sistema di controllo interno attraverso l’uso del digitale, oltre alle nuove competenze che caratterizzano l’organizzazione delle persone impegnate in questo settore.