Secondo l’ultimo Global In-demand Skills Report 2024 di Randstad Enterprise, le competenze in ambito Audit & Compliance rientrano tra quelle più richieste a livello globale, nonostante un fisiologico rallentamento nella domanda rispetto agli anni precedenti. È un dato che, letto con attenzione, lancia un segnale chiaro: le imprese stanno iniziando a comprendere che i sistemi di controllo non sono più solo un adempimento formale o una barriera regolatoria, ma un vero motore di valore per l’organizzazione.
Lo studio — condotto tra il terzo e il quarto trimestre del 2024 su oltre 10 milioni di job posting e 136 milioni di CV — conferma che Audit & Compliance è il cluster professionale più complesso da presidiare in fase di assunzione, con un job vacancy rate (JVR) medio del 3,7%, che raggiunge l’5,6% per i profili senior. Un dato che va interpretato non tanto come un limite, quanto come un indice della crescente attenzione delle aziende verso queste funzioni e della scarsità di profili altamente specializzati disponibili sul mercato.

È vero: la domanda è calata del 37% rispetto ai picchi del 2022–2023, e anche le retribuzioni medie risultano in leggera flessione (-7%). Tuttavia, questo non deve essere letto come una disaffezione nei confronti del settore, bensì come una fase di normalizzazione dopo l’impennata degli anni post-pandemici. In parallelo, infatti, cresce la consapevolezza che audit, risk management e compliance sono leve decisive per rafforzare i processi decisionali, abilitare una governance più robusta e — non ultimo — proteggere chi lavora nel rispetto delle regole.
Un altro elemento emerso dal report sul fronte della gender diversity, Audit & Compliance si distingue positivamente: è uno dei pochi cluster white-collar dove la presenza femminile è significativa, soprattutto nelle fasi iniziali di carriera. Tuttavia, il passaggio ai livelli apicali resta ancora complesso, con una hiring complexity che cresce notevolmente quando si cercano profili femminili esperti.

In sintesi, il report Randstad fotografa un settore in transizione, che pone sfide importanti ma anche grandi opportunità. Le imprese che sapranno valorizzare le proprie funzioni di controllo, investendo in competenze, innovazione e cultura del rischio, saranno le più attrezzate ad affrontare le trasformazioni in atto. Non si tratta solo di conformarsi alle regole, ma di contribuire a scriverle — e migliorarle — dall’interno.