Autostrade per l’Italia: la formazione come arma contro la corruzione

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Autostrade per l’Italia (Aspi) ha scelto la formazione come pilastro della sua strategia per prevenire e contrastare la corruzione. L’approccio punta su semplicità, interattività e coinvolgimento. Fabiana Pavoni, Responsabile Business Integrity di Aspi, spiega a compliancedesign.it come il corso anticorruzione stia trasformando la cultura aziendale contribuendo a garantire più responsabilità e trasparenza.

“Abbiamo sviluppato la nuova edizione del corso base, pensata per tutto il personale, dagli stagisti ai dirigenti”, racconta Pavoni. Il programma, attivo dallo scorso ottobre, si articola in moduli brevi e mirati, progettati per essere facilmente comprensibili anche da chi non ha una formazione tecnica o giuridica in ambito. Ogni modulo è focalizzato su un argomento specifico, in cui sono promossi i principi di una condotta responsabile, le regole aziendali e il processo di segnalazione di comportamenti scorretti (c.d. whistleblowing). Ad oggi, oltre il 50% dei dipendenti ha completato la formazione, con l’obiettivo di coprire l’intero gruppo in tempi brevi.

“La corruzione è una questione globale e trasversale che dobbiamo affrontare per assicurare un futuro equo e sostenibile”, sottolinea Pavoni. L’iniziativa parte dal Manifesto Zero Corruzione del Gruppo Autostrade per l’Italia e mira a rafforzare consapevolezza, adesione ai valori etici, di integrità e trasparenza a tutti i livelli dell’organizzazione.

Fabiana Pavoni

Un metodo di apprendimento dinamico
Il corso utilizza un linguaggio semplice e immagini per facilitare l’apprendimento. L’elemento distintivo è l’uso di role play, con esercizi pratici che simulano situazioni reali. “I partecipanti vengono messi di fronte a scenari concreti, in cui devono immedesimarsi per comprendere le implicazioni etiche delle loro azioni”. Sono inclusi casi pratici, come la gestione di regali non dichiarati o la decisione di segnalare eventuali comportamenti anomali avvenuti durante l’attività lavorativa. Questa interattività stimola l’apprendimento e crea un dialogo tra i dipendenti.

“Abbiamo già ricevuto numerosi riscontri positivi: molte persone hanno condiviso esperienze personali e discusso gli esempi anche fuori dal contesto lavorativo”, aggiunge Pavoni. Le discussioni avvengono spesso in momenti informali, come pause caffè o pranzi, dimostrando che il corso non è percepito come un semplice obbligo aziendale, ma come una opportunità per rafforzare le proprie capacità e relazioni professionali.

Al termine di ogni modulo è presente un test per misurare la comprensione. Il corso si conclude con una verifica finale in dieci domande a risposta multipla pensate non solo per verificare la conoscenza, ma anche per stimolare la riflessione. Inoltre, il corso resterà attivo per i nuovi ingressi, consolidando così una formazione continua.

Uno degli obiettivi principali è rafforzare la “speak-up culture”, in cui tutti si sentano incoraggiati e responsabilizzati a segnalare comportamenti non in linea con i valori aziendali. “Un sistema di prevenzione efficace richiede la partecipazione attiva delle persone”, sottolinea Pavoni. “La volontà è quella di creare un ambiente lavorativo basato su fiducia, trasparenza e responsabilità di cui tutti fanno parte”.

L’innovazione tecnologica è centrale nella strategia di Aspi. ”Usiamo la tecnologia per migliorare la formazione e rendere i contenuti più chiari e coinvolgenti”, spiega Pavoni. Questo include l’utilizzo di piattaforme digitali per erogare i corsi e monitorare i progressi dei dipendenti in tempo reale. “Per noi è essenziale investire in un modello che guardi al futuro, non solo per risultati immediati, ma per una cultura aziendale solida e sostenibile”.

Dall’interno all’esterno: il prossimo passo
L’obiettivo di Aspi è di estendere il corso anche ai partner commerciali, promuovendo una responsabilità condivisa. Il messaggio centrale è chiaro: l’etica e l’integrità sono pilastri su cui costruire il successo aziendale. “Tra performance e risultati, l’etica resta imprescindibile. Non accettiamo nulla che sia al di fuori dei confini dell’integrità”. Per coinvolgere i partner, Aspi sta sviluppando un programma dedicato, che include linee guida pratiche e workshop specifici per illustrare i principi del Manifesto Zero Corruzione.

Formazione, tecnologia e cultura aziendale convergono per creare relazioni basate su trasparenza e fiducia. “Stiamo investendo in un futuro in cui i nostri principi siano integrati nelle operazioni quotidiane e condivisi da tutti gli stakeholder”.