Allocca (ASPI): It’s on. It’s us. It’s a must. Non c’è piano B.

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“It’s on: abbiamo premuto il bottone on da off e zero corruzione si sta già realizzando in alcuni contesti. It’s us, solo insieme riusciamo a farlo. It’s a must: non c’è piano B.”

Va subito al punto Nicola Allocca che, dal suo osservatorio privilegiato di Presidente del Comitato Anticorruzione del Business Ocse, ha le idee chiarissime sulle cose da fare nella corsa per eliminare la corruzione, non solo combatterla.

“La corruzione è fatta da un’offerta e una domanda. La supply side of bribery di solito è rappresentata dalle aziende, dal settore privato. Implementare, quindi, delle funzioni di risk compliance e internal control che siano moderne, multidisciplinari, che utilizzino l’intelligenza artificiale, vuol dire spesso risolvere l’offerta. Una domanda senza offerta poi muore” spiega Allocca.

Per combattere la corruzione il legislatore e le stesse policy hanno spesso spinto su normative e presidi che hanno creato di contro burocrazia e “over regulation”, generando ritardi se non addirittura immobilismo.

Una compliance che sappia ben interpretare il proprio ruolo sociale e non solo di operatore economico deve essere invece finalizzata a semplificare i processi e a velocizzarli. Il contesto dove le aziende operano oggi è estremamente volatile, incerto, complesso e ambiguo. In tale contesto le aziende non possono più essere considerate come sommatoria di dipartimenti che funzionano tra di loro, ma come dei veri e propri organismi dove tutto è interconnesso.

Un sistema di governance che sappia ben interpretare il proprio ruolo sociale e non solo di operatore economico deve essere invece finalizzata a semplificare i processi e a velocizzarli

“Ci sono tre cose da considerare, aggiunge Allocca: primo, l’approccio a silos nelle aziende non può più essere considerato accettabile, perché l’organismo è tutto contaminato tra i vari dipartimenti. Secondo, il self assessment non funziona più, mi devo rivolgere a dei professionisti. E questi professionisti sono in primis i responsabili del sistema di controllo interno, del risk management e della compliance. Terzo, il mio dipartimento deve essere fatto da tanti esperti del business che utilizzano anche strumenti di intelligenza artificiale e tecnologie innovative per poter fare una diagnosi più innovativa, più completa, più adeguata possibile laddove c’è una potenziale anomalia”.

Altro elemento fondamentale è quello di imparare a trattare la corruzione come issue globale, trasversale, oltre che la più alta forma di disuguaglianza che possiamo lasciare ai nostri figli. “Per questo dobbiamo avere il coraggio di ammettere che è possibile eliminare la corruzione. È necessario dare una propria dignità all’interno dell’agenda ONU 2030, con un obiettivo specifico che è zero corruzione, perché è una cross-cutting issue: dal raggiungimento di zero corruzione ne possono beneficiare tutti gli altri 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

È necessario dare una propria dignità all’interno dell’agenda ONU 2030, con un obiettivo specifico che è zero corruzione, perché è una cross-cutting issue: dal raggiungimento di zero corruzione ne possono beneficiare tutti gli altri 17 obiettivi di sviluppo sostenibile

Lo possiamo fare? Sì.
Lo possiamo fare in tempi ragionevoli? Sì.
C’è la voglia di farlo?  It’s a must perché non abbiamo piano B” conclude Allocca […] continua a leggere People in Compliance#25