Olivari (Ipsen): Tra tecnologia ed etica, la gestione del rischio è frutto del confronto
L’interconnessione tra governance, compliance ed etica è un asset sostanziale nella gestione aziendale, che si declina attraverso una forte responsabilità individuale, non solo a livello del management. Prendere decisioni, quindi, è un processo di confronto tra le diverse competenze per stabilire quali siano i rischi da prendere per ottenere benefici, soprattutto quando l’obiettivo primario è la salute delle persone. Nel contesto tecnologico, tuttavia, è necessaria mantenere alta la guardia sulla protezione dei dati, sfruttando le opportunità offerte dall’innovazione. Ma i veri competitor delle aziende farmaceutiche sono le società del tech?
compliancedesign.it ne ha parlato con Patrizia Olivari, Presidente e Amministratore Delegato di Ipsen Italia, multinazionale farmaceutica nata in Francia nel 1929 e presente in Italia dal 1990.
Ritengo che un sistema di valori e di conformità robusto rappresenti una garanzia di fiducia nei nostri confronti: nell’azienda, nei nostri farmaci e in ciascuno di noi come persone. In Ipsen, prevediamo programmi solidi dedicati all’etica aziendale e alla conformità garantendo nel contempo il raggiungimento di risultati di successo
Il settore farmaceutico rappresenta una risorsa strategica per il nostro Paese. Tuttavia, è anche un settore sensibile dove la reputazione sembra essere diventata uno degli asset principali. È effettivamente così?
Il settore farmaceutico in Italia rappresenta circa il 2% del PIL, con investimenti che superano i 2,1 miliardi di euro nel 2022. Di questi, il 61% è destinato a investimenti nella produzione e nella ricerca e sviluppo. L’etica riveste un ruolo fondamentale e la gestione della reputazione è quindi una necessità che coinvolge ogni singola persona dell’azienda.
Secondo uno studio condotto da Etisphere, le aziende che si impegnano nella creazione di un sistema basato sull’etica con una governance strutturata, registrano una performance migliore del 25%. E numerosi studi confermano che le imprese con una solida compliance instaurano partnership più durature con i propri stakeholder. Inoltre, queste aziende hanno una maggiore cura nei confronti delle proprie persone, adottando politiche volte al benessere e all’inclusività.
Governance, compliance ed etica sono concetti sempre più connessi e interdipendenti. Qual è la visione di Ipsen?
Lavorare eticamente nell’assoluto rispetto dei pazienti e dei nostri stakeholder è un valore fondante della cultura di Ipsen e parte integrante del nostro DNA. La reputazione di cui godiamo come azienda, da oltre 30 anni in Italia e da quasi un secolo a livello internazionale, si basa proprio su questo fondamento e ciascuno di noi, nessuno escluso, riveste un ruolo chiave nel mantenerla.
Ritengo che un sistema di valori e di conformità robusto rappresenti una garanzia di fiducia nei nostri confronti: nell’azienda, nei nostri farmaci e in ciascuno di noi come persone. In Ipsen, prevediamo programmi solidi dedicati all’etica aziendale e alla conformità che contribuiscono a mantenere la nostra attenzione costantemente rivolta all’etica, garantendo nel contempo il raggiungimento di risultati di successo.
Ipsen ha anche ottenuto a livello internazionale la certificazione ISO 37001, Anti-Bribery Management Systems, uno standard internazionale che stabilisce i requisiti per un sistema di gestione anticorruzione efficace all’interno di un’organizzazione. Una norma che è stata sviluppata a supporto delle organizzazioni per prevenire, rilevare e affrontare la corruzione all’interno della loro sfera di operazioni, fornendo linee guida su come sviluppare e implementare un sistema di gestione anticorruzione solido. Si tratta di un importante strumento per le organizzazioni che desiderano impegnarsi in modo efficace nella prevenzione e nella gestione della corruzione. Aiuta a stabilire una cultura aziendale basata sull’integrità e a garantire che l’organizzazione sia conforme alle normative anticorruzione. Ottenere questa certificazione dimostra l’impegno di Ipsen nella lotta alla corruzione, oltre che la volontà di un miglioramento costante.
Come accennato precedentemente, è di fondamentale importanza coltivare una cultura aziendale in cui l’etica sia condivisa e si traduca nel rispetto delle regole interne ed esterne, nonché nei confronti delle persone. Per questo motivo, come azienda, ci impegniamo costantemente ad andare oltre, rafforzando le nostre politiche per promuovere il benessere delle persone, delle loro famiglie e dell’inclusività. A conferma del nostro impegno in questa direzione, siamo tra le prime aziende ad aver ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 che attesta l’efficacia delle politiche e delle misure organizzative adottate dalle aziende con più di 50 dipendenti per ridurre il divario di genere in termini di opportunità di carriera, retribuzione, gestione delle differenze di genere e tutela della maternità.
Credo che il corretto bilanciamento tra rischio e beneficio sia un aspetto fondamentale nelle nostre scelte quotidiane. Senza alcun dubbio, è importante considerare che ogni valutazione potrebbe variare nel tempo. Le decisioni che possono sembrare adeguate oggi, potrebbero non esserlo in futuro. L’ambiente, le tecnologie e le conoscenze possono evolversi e cambiare; pertanto, è necessaria un’ottima conoscenza delle regole come strumento essenziale per prendere decisioni aziendali responsabili e sostenibili.
Business vs rischio, un bilanciamento spesso difficile. Quali sono gli elementi chiave per un risultato win-win?
Credo che il corretto bilanciamento tra rischio e beneficio sia un aspetto fondamentale nelle nostre scelte quotidiane. Senza alcun dubbio, è importante considerare che ogni valutazione potrebbe variare nel tempo. Ciò significa che le decisioni che possono sembrare adeguate oggi, potrebbero non esserlo in futuro. L’ambiente, le tecnologie e le conoscenze possono evolversi e cambiare; pertanto, è necessaria un’ottima conoscenza delle regole come strumento essenziale per prendere decisioni aziendali responsabili e sostenibili.
L’etica, dunque svolge un ruolo fondamentale, soprattutto in un contesto complesso e delicato come quello della salute, in cui le decisioni possono avere un impatto diretto sulla vita delle persone. L’azienda deve basarsi su principi etici solidi per garantire che ogni azione sia sempre orientata al rispetto dei pazienti e degli stakeholder.
Se da un lato, la rapida evoluzione delle tecnologie mediche ha semplificato alcuni processi e accorciato le distanze fisiche tra medico e paziente, dall’altro lato presenta una sfida in termini di regolamentazione, sicurezza dei dati e adozione di tecnologie complesse.
Un esempio di come la gestione del rischio ha aperto nuove strade?
Durante la pandemia di Covid-19, ci siamo trovati ad affrontare situazioni di home care, in cui le terapie precedentemente gestite in ambiente ospedaliero sono state spostate al domicilio del paziente. In questo frangente, abbiamo compreso quanto il corretto sostegno da parte degli stakeholder interni ed esterni, unito alla necessità di proporre soluzioni immediate, fosse fondamentale. Quindi, basandoci sulla normativa in vigore, ci siamo resi conto che avevamo un grado di flessibilità un po’ più ampio, anche vista la situazione contingente. Abbiamo trovato partner istituzionali in ambito ospedaliero pronti a collaborare con noi per identificare nuove soluzioni e assicurare ai pazienti i benefici necessari.
Passando al ruolo della tecnologia (dall’IA al regtech), quanto influenzano il quotidiano e le dinamiche dei manager che supervisionano le aree di rischio?
La tecnologia è ormai diventata parte integrante della nostra vita quotidiana, cambiando il modo in cui interagiamo con il mondo esterno, così come anche nella gestione delle aree di rischio.
Se da un lato, la rapida evoluzione delle tecnologie mediche ha semplificato alcuni processi e accorciato le distanze fisiche tra medico e paziente, pensiamo, ad esempio, alla telemedicina, all’intelligenza artificiale nella diagnosi e al monitoraggio, dall’altro lato ha presentato e sicuramente presenta ancora oggi una sfida in termini di regolamentazione, sicurezza dei dati e adozione di tecnologie complesse.
Un altro aspetto che ritengo fondamentale non sottovalutare è la qualità delle informazioni. Infatti, la tecnologia e l’automazione migliorano l’efficienza delle nostre attività, ma è di estrema importanza che le informazioni siano accurate e affidabili, con una totale trasparenza riguardo al loro utilizzo.
La gestione dei dati sensibili è, e dovrà essere, una priorità costante. Questo potrebbe richiedere la creazione di team dedicati alla ricerca di nuove opportunità e alla gestione dei rischi associati
Passando al futuro, quali sono le prossime sfide e rischi connessi che si dovranno affrontare?
I presidi di difesa delle organizzazioni devono essere altamente adattabili e in grado di anticipare e rispondere in modo efficace ai cambiamenti nell’ambiente aziendale e normativo. Le organizzazioni devono mantenere una comprensione costante delle nuove tecnologie mediche e delle relative implicazioni normative, sviluppando, in tempi brevi, politiche e procedure specifiche per garantire la sicurezza dei dati e la qualità dei servizi nelle nuove aree tecnologiche. È necessario investire in soluzioni di sicurezza avanzate, come firewall di ultima generazione, crittografia e formazione dei dipendenti.
La gestione dei dati sensibili è, e dovrà essere, una priorità costante. Questo potrebbe richiedere la creazione di team dedicati alla ricerca di nuove opportunità e alla gestione dei rischi associati.
I presidi di difesa stanno aumentando in maniera importante, soprattutto dopo aver assistito, non molto tempo fa, a cyber attacchi che hanno colpito anche l’organizzazione sanitaria in Italia. Un evento che ha ulteriormente sottolineato l’importanza di tali misure. Non a caso, questo è diventato un requisito indispensabile per operare nel settore sanitario, nonché per garantire la tutela della nostra proprietà intellettuale, vista anche da un’ottica aziendale.
È innegabile che l’innovazione tecnologica proceda a passi da gigante. Siamo forse solo all’inizio di questa curva esponenziale, e continueremo a fare progressi nella comprensione delle nuove tecnologie e delle implicazioni normative correlate. L’obiettivo è sviluppare un’innovazione sostenibile, capace di tutelare i dati, le aziende e, soprattutto, la salute dei pazienti.
È innegabile che l’innovazione tecnologica proceda a passi da gigante. Siamo forse solo all’inizio di questa curva esponenziale, e continueremo a fare progressi nella comprensione delle nuove tecnologie e delle implicazioni normative correlate
La domanda che avrebbe voluto sentirsi fare?
Questa intervista fra dieci anni avrà gli stessi contenuti? Io spero di no, spero che la tecnologia diventi ancora più integrata nella nostra vita quotidiana, portando una trasformazione ancor più significativa nel modo in cui ci prendiamo cura delle persone. Il futuro è più vicino di quanto non si immagini […] continua a leggere People in Compliance#27