Whistleblowers: il governo recepisce la direttiva Ue

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L’esecutivo ha, finalmente, approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio recependo la direttiva europea sul whistleblowing.

Nella bozza dello schema di decreto legislativo vengono estese le tutele anche ai privati e viene e allargata la platea dei beneficiari delle protezioni: oltre ai dipendenti pubblici vengono tutelati come whistleblower anche collaboratori, consulenti, volontari o tirocinanti ma anche colleghi di lavoro della persona segnalante che hanno con essa un rapporto abituale.

Inoltre, si allarga l’orizzonte di quelle che sono considerate ritorsioni nei confronti del whistleblower: oltre il licenziamento o la decurtazione dello stipendio, vengono prese in considerazione le discriminazioni o i danni, anche alla reputazione, in particolare sui social media.

Inoltre, nella stessa bozza si prevede pure il potenziamento del team dell’Autorità Anticorruzione per garantire tempi certi e dare una risposta al whistleblower e la possibilità di intervenire anche comminando sanzioni – fino a 50mila euro – ai datori di lavoro o i superiori che si vendicano contro il whistleblower.