Il percorso di Binance nelle criptovalute: tra compliance e innovazione

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Il mondo delle criptovalute sta guadagnando sempre più terreno nei mercati finanziari globali e la regolamentazione assume un ruolo centrale per garantire la prevenzione dei rischi, sia per le società che operano nel settore sia per la tutela della clientela.

Al centro di questa rivoluzione normativa si trova il MICAR (Regolamento europeo sulle cripto-attività) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue il 9 giungo 2023 e che porterà i suoi effetti principali dal 2025. Gianluigi Guida, CEO di Binance Italia, ha condiviso con compliancedesign.it la sua visione e le strategie implementate dalla piattaforma di exchange per fronteggiare queste sfide.

Binance Italia, registrata come VASP (Fornitore di Servizi di Asset Virtuali) presso l’OAM (Organismo agenti e mediatori) dal maggio 2022, ha avviato le sue operazioni effettive nel settembre dello stesso anno. “È fondamentale avere linee guida ben definite, come una stella polare, per minimizzare il rischio di violazioni sia per la nostra azienda sia per la nostra clientela”, spiega Guida.

Regole chiare favoriscono l’innovazione e stabiliscono perimetri definiti per il settore delle criptovalute

 

“Dobbiamo essere consapevoli che le normative applicate al settore bancario tradizionale sono equiparabili, se non più rigorose, date le innovazioni tecnologiche su cui basiamo la nostra attività”. Uno dei rischi principali che la società affronta è quello legato alla sicurezza informatica. “Essendo una piattaforma online, siamo destinatari di attacchi informatici, specialmente considerando che custodiamo le criptovalute degli utenti sui nostri sistemi”. È rilevante sottolineare che Binance non gestisce i fondi degli utenti come una banca o un fondo di investimento, ma opera come un exchange: “Il nostro obiettivo principale è quindi garantire la sicurezza dei fondi dei clienti”.

Un impegno aggiuntivo è dedicato al tema dell’antiriciclaggio. Tra le caratteristiche più importanti della blockchain è la garanzia di tracciabilità: tutte le transazioni sono rintracciabili, a differenza del contante. Tuttavia, la sfida emerge nel momento in cui è necessario identificare il proprietario di un wallet. Ed è qui che emerge il ruolo fondamentale delle piattaforme nell’assicurare la trasparenza. “Quando le autorità ci richiedono informazioni, collaboriamo attivamente con loro”. Nel corso del 2023, Binance ha risposto a oltre 58 mila richieste da parte delle forze dell’ordine e delle autorità pubbliche a livello globale. In Italia, dalle prime attività nel settembre 2022, “abbiamo risposto a oltre 900 richieste”.

Destiniamo risorse significative sia in termini di personale altamente qualificato sia in sistemi tecnologici, pecialmente per quanto riguarda i sistemi di KYC e il monitoraggio delle transazioni

 

Gianluigi Guida

Ma a delineare un nuovo quadro normativo nell’attività delle mondo cripto è l’arrivo del MICAR. “Regole chiare favoriscono l’innovazione e stabiliscono perimetri definiti per il settore delle criptovalute”, sottolinea Guida. Il MICAR, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2025, richiederà licenze simili a quelle nel settore finanziario tradizionale per poter operare nell’Unione europea.

L’Europa è il primo importante insieme di stati a introdurre una regolamentazione così rilevante in questo settore. “Noi, come Binance, accogliamo il MICA con favore. Questo perché regole chiare ci consentono di sapere cosa possiamo fare e cosa non possiamo fare, evitando “zone grigie” dove si potrebbero assumere rischi eccessivi. Avere contorni normativi definiti aiuta il nostro business”. Naturalmente, l’ampiezza di questi perimetri è importante, e le norme devono sempre bilanciare l’innovazione. “Pertanto, è essenziale avere norme equilibrate che favoriscano l’innovazione e stabiliscano perimetri chiari”.

l MICA andrà a superare la frammentarietà regolamentare ad oggi presente negli stati membri dell’UE. “Non tutti saranno in grado di ottenere queste licenze, poiché richiedono risorse significative”. L’impatto del MICA, quindi, sarà evidente, “e lo vedo come positivo a lungo termine, poiché aiuterà a selezionare i partecipanti al settore e a stabilire chi opera secondo le regole e chi no”. In concomitanza con il MICA, è stato approvato il regolamento TFR (Transfer of Funds), che richiede il tracciamento delle transazioni tra gli exchange. All’interno di Binance, quindi, si sta sviluppando un sistema tecnologico dedicato per agevolare il monitoraggio delle transazioni tra gli exchange. “Ci auguriamo che altri operatori adottino il nostro sistema, creando un ambiente in cui gli exchange possano comunicare facilmente tra loro”.

All’interno di questo scenario, sono necessari notevoli investimenti nel campo della compliance. “Destiniamo risorse significative sia in termini di personale altamente qualificato sia in sistemi tecnologici, specialmente per quanto riguarda i sistemi di KYC e il monitoraggio delle transazioni”. Questi investimenti nonostante possano comportare una riduzione della crescita esponenziale, “sono tuttavia indispensabili per una crescita sostenibile nel tempo”.

Tutti i dipendenti sono regolarmente sottoposti a training e test periodici. Inoltre, Binance ha implementato una rigorosa politica contro l’insider trading e il trading del personale. Ad esempio, per prevenire l’insider trading, il processo di listing è gestito da un team interno che opera in modo indipendente dal resto dell’organizzazione. Inoltre, ai dipendenti è imposto un rigoroso regime di restrizioni sul trading, con periodi definiti in cui possono o non possono effettuare operazioni, al fine di garantire la conformità e prevenire potenziali conflitti di interesse.

Siamo solo agli inizi di questa tecnologia, paragonabile agli
albori di Internet negli anni ’90. Spero che in futuro si discuterà meno della blockchain come tecnologia in sé e più degli utilizzi pratici che ne deriveranno

La blockchain rimane la protagonista nel mondo delle criptovalute, una tecnologia che nel corso degli anni ha visto notevoli miglioramenti, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, soprattutto grazie al passaggio dal Proof-of-Work al Proof-of-Stake. Tuttavia, questa tecnologia ha ancora molti nuovi utilizzi da scoprire, con un impatto significativo sulla tracciabilità, la sostenibilità, il risparmio dei costi e la sicurezza degli investimenti a distanza.

“Siamo solo agli inizi di questa tecnologia, paragonabile agli albori di Internet negli anni ’90. Spero che in futuro si discuterà meno della blockchain come tecnologia in sé e più degli utilizzi pratici che ne deriveranno. Diventerà parte integrante delle nostre vite senza che ce ne accorgiamo, proprio come avviene oggi con Internet, di cui pochi conoscono i dettagli tecnici ma tutti ne apprezzano gli utilizzi pratici”. È evidente che ogni nuova invenzione, ogni nuova tecnologia, richiede tempo per essere perfezionata e migliorata. “Sarà certamente un motore di cambiamento in diversi settori, con un impatto significativo soprattutto nel settore finanziario” […] continua a leggere People in Compliance#35