Quanto vale realmente un calciatore?

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Non è la prima volta che la magistratura ordinaria apre un procedimento giudiziario nei confronti di società calcistiche per plusvalenze. Nella precedente esperienza, come è noto, il procedimento si risolse con l’assoluzione delle società coinvolte in quanto «il fatto non costituisce reato».

È di assoluta attualità la nascita di nuovi casi giudiziari legati al medesimo argomento: un problema apparentemente simile che riporta alla pubblica attenzione il tema della definizione scientifica del valore di un calciatore nell’ambito del calciomercato. Come si può stabilire esattamente il valore di un calciatore? Gli organi federali del calcio hanno  da diversi anni dato effettivo impulso all’adozione del Modello Organizzativo, divenuto ormai una necessità per quelle società che intendono iscriversi ad un campionato professionistico. Ad oggi, però, non sono stati individuati i parametri che consentano di stabilire in maniera “esatta” ed inequivocabile la quotazione di un talento sportivo.

Parametri oggettivi per mitigare il rischio

compliancedesign.it, sull’argomento, ha interpellato diversi autorevoli protagonisti del mondo 231. È parere diffuso che per mitigare il rischio, ed anche le responsabilità degli esponenti aziendali e degli Enti, sarebbe utile prevedere – a livello federale (meglio) o di singola società – dei parametri oggettivi che, se anche non vincolanti, possano consentire di condurre una stima (congrua ed ex ante) del valore del calciatore. Una sorta di fair market value che agevoli nella “rendicontazione” del sottostante percorso valutativo. Non vincolante perché, responsabilmente, ciascuna società potrà anche decidere di derogare ove ritenesse ci fossero delle ragioni ma attraverso un processo decisionale formalizzato e razionale.

Un algoritmo può sciogliere il nodo?

Lo stesso Gianni Infantino, presidente Fifa,  ha recentemente (ri)lanciato l’idea dell’introduzione di un algoritmo matematico per decidere la valutazione di un giocatore.
Quello ad oggi più accreditato, ma non l’unico, è sviluppato dal CIES Football Observatory che ha messo a punto un approccio econometrico per valutare il valore di trasferimento dei calciatori professionisti su base scientifica. Secondo il CIES, nel 2018 l’algoritmo ha predetto con un margine d’errore statisticamente irrilevante più del 75% dei prezzi di trasferimento dei giocatori appartenenti ai top 5 campionati europei.
La perplessità più rilevante circa il modello è quello di non tener conto che il calciomercato è inevitabilmente influenzato dalla legge domanda-offerta. Ma, nonostante le numerose correzioni di cui un algoritmo avrebbe sempre bisogno, sarebbe comunque un interessante primo tentativo di razionalizzare il problema per tornare finalmente a parlare solamente di calcio giocato.

Concludiamo con una curiosità, cliccando sul seguente link  ranking si può raggiungere  la classifica stilata dal CIES dei migliori calciatori dell’ultimo mese, considerando i top-5 campionati europei. Al primo posto non c’è il neo pallone d’oro Messi.