Durante un episodio di Italia’s Got Talent, un pittore si esibì dipingendo una tela al contrario. Durante la prima fase della sua performance, l’opera sembrava confusa e priva di senso. I giudici, impazienti e scettici, iniziarono a premere il pulsante della “X”, bocciando l’esibizione prima ancora che fosse completata. Tuttavia, quando il pittore capovolse la tela, il pubblico e quei pochi giudici che avevano creduto in lui rimasero senza parole: il capolavoro era davanti ai loro occhi.
Questo episodio rappresenta in modo perfetto il lavoro della Compliance in azienda. Spesso, le procedure e i controlli implementati sembrano un ostacolo, un insieme di regole che complicano il lavoro quotidiano senza un beneficio immediato visibile. Troppo spesso, alcuni dirigenti si lasciano accecare dalla miopia gestionale e dall’incapacità di vedere la big picture, scambiando la Compliance per un inutile fardello burocratico. Questa visione limitata non solo mina la collaborazione tra le funzioni aziendali, ma ostacola direttamente il lavoro di chi si adopera per costruire una struttura solida e sostenibile. Proprio come quei giudici che hanno premuto la “X” troppo presto, questi dirigenti dimostrano non solo una scarsa capacità di visione strategica, ma anche una mancanza di fiducia nelle altre funzioni aziendali, compromettendo così l’efficacia di un sistema che, se lasciato operare correttamente, potrebbe garantire protezione e vantaggi competitivi a lungo termine.
Ma il vero valore della Compliance si rivela nel tempo. Quando l’azienda si trova ad affrontare ispezioni, audit o crisi reputazionali, il lavoro meticoloso fatto in precedenza diventa il fattore determinante per superare le difficoltà e per garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali in modo sostenibile e conforme alle normative. Come il quadro del pittore, il disegno della Compliance ha bisogno di essere completato per essere compreso e apprezzato.
Coloro che hanno creduto nella Compliance fin dall’inizio, che hanno investito risorse e supportato le procedure, si ritrovano a guardare con orgoglio i risultati: un’azienda solida, resiliente e trasparente. Chi invece ha “premuto la X”, ostacolando il processo, spesso si pente quando è troppo tardi. E se il numero di “X” supera il quorum, impedendo di portare a termine il percorso, diventa difficile garantire una solida Compliance in azienda, esponendola a rischi e vulnerabilità.
Il talento, sia nell’arte che nella gestione aziendale, richiede pazienza e fiducia. Bisogna saper aspettare il momento in cui il quadro si capovolge e rivela il capolavoro.
R.I.T.A.