NFT & Cripto. La proposta di regolamento MiCa (Markets in Crypto-Assets Regulation)

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In assenza di un framework normativo chiaro e definito a livello dell’Unione Europea è importante analizzare come la Commissione europea si stia muovendo per cercare di regolare il mercato dei crypto-assets. La Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai Mercati delle Cripto-Attività e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 (di seguito il “Regolamento MiCA”), una volta entrato in vigore, sarà una la normativa cardine che andrà a regolare l’intero settore dei crypto-assets. Il Regolamento MiCA rientra in un più ampio pacchetto di riforme adottate da parte della commissione europea il c.d. Digital Finance Package. Tale pacchetto di riforme ha come obbiettivo quello di rendere il settore finanziario dell’Unione Europea più competitivo, promuovendo un’innovazione responsabile con regole più sicure per i consumatori, e allo stesso tempo, più favorevoli allo sviluppo digitale.

Più nello specifico il Regolamento MiCA mira ad armonizzare il framework dell’Unione in materia di crypto-assets andando a prevedere specifichi obblighi e requisiti in capo ai soggetti coinvolti nell’emissione e nell’offerta di cripto-attività al fine di negoziare o fornire servizi connessi alle cripto attività nell’Unione Europea. È importante evidenziare, però, come il Regolamento MiCA non si applichi a tute quelle di crypto-assets che siano assimilabili a strumenti finanziari ai sensi della Direttiva 2014/65/Ue del Parlamento Europeo e del Consiglio (di seguito “Direttiva MiFID II”), moneta elettronica ai sensi della Direttiva 2009/110/CE, depositi o depositi strutturati ai sensi della Direttiva MiFID II e alle cartolarizzazioni ai sensi del Regolamento UE 2017/2402.

Rientrano invece nell’ambito di applicazione del Regolamento MiCA servizi tra cui: (i) l’emissione e il collocamento di determinati crypto-asset (ii) il servizio di custodia e amministrazione di crypto-assets (iii) il servizio di ricezione e trasmissione ordini e (iv) la negoziazione per conto proprio e per conto terzi di crypto-assets.

Il Regolamento MiCA fornisce inoltre una chiara tassonomia in materia di cripto-attività andando a definire come:

(i) cripto-attività una rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere trasferiti e memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga
(ii) utility token un tipo di cripto-attività destinato a fornire l’accesso digitale a un bene o a un servizio, disponibile mediante DLT
(iii) token collegati ad attività o “asset-reference token” come un tipo di cripto-attività che intende mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di diverse monete fiduciarie aventi corso legale, di una o più merci o di una o più cripto-attività, oppure di una combinazione di tali attività e
(iv) token di moneta elettronica o “e-money token” come un tipo di cripto-attività il cui scopo principale è quello di essere utilizzato come mezzo di scambio e che mira a mantenere un valore stabile facendo riferimento al valore di una moneta fiduciaria avente corso legale.

Il Regolamento MiCA è stato recentemente emendato da parte del Parlamento europeo lo scorso 17 marzo, introducendo una serie di importanti novità (e.g. previsioni in materia di sostenibilità, procedure KYC e AML, NFT etc.) Si resta ora in attesa delle future modifiche che verranno apportate alla proposta di regolamento, fino a quando il testo non sarà definitivo ed il Regolante MiCA entrerà in vigore.

di Alberto Borri – PwC TLS

 

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