Maduri (Astellas): creare consapevolezza per essere più competitivi

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“Si possono avere le migliori norme o le migliori competenze ma, una base valoriale forte, trasferita quotidianamente all’interno della società, è indispensabile per una gestione più semplice di tutte le tematiche organizzative. E, in tutto questo, ovviamente il ruolo del leader è indispensabile”. E’ chiaro il messaggio di Giuseppe Maduri – Ceo di Astellas Pharma Italia, Grecia, Malta, Cipro – che ribadisce: “Nessuno può far parte di un processo parallelo all’organizzazione. L’amministratore delegato in primis ma anche la prima di linea di riporto devono essere dei role model: devono vivere il modello e aderire alla sua base valoriale.”

Alimentare e promuovere continuamente l’attenzione all’aspetto culturale e valoriale deve essere un presupposto fondamentale di ogni organizzazione.  Sicuramente conta come viene organizzata e gestita la parte “hardware” dei processi di un’azienda ma sono gli aspetti “soft” a fare poi la differenza. Oggi per tutte le organizzazioni è necessario avere una governance chiara, che sia compresa da tutti i dipendenti. Ma, un aspetto altrettanto importante sottolinea Maduri “è cercare di invertire sempre di più la piramide, cercare di dare maggiore autonomia decisionale a quelle figure che realmente vivono quel contesto organizzativo”.

Nessuno può far parte di un processo parallelo all’organizzazione. L’amministratore delegato in primis ma anche la prima di linea di riporto devono essere dei role model: devono vivere il modello e aderire alla sua base valoriale

La responsabilità, inoltre, non è relegabile solo alle figure tipiche che si occupano di compliance e 231, la responsabilità deve essere diffusa in capo a tutte le figure apicali delle aziende. Astellas ha sviluppato un modello che lavora su comitati cross funzionali con una accountability ben definita che consente di poter prendere più facilmente e in autonomia delle decisioni all’interno di un perimetro di riferimento, ben delineato e conosciuto.

E’ chiaro – continua Maduri – che ci sono quotidianamente situazioni in cui i comitati cross funzionali, appartenenti quindi a diverse funzioni, non hanno la possibilità di prendere delle decisioni e decidono di “scalare”. In Astellas la governance prevede non più di tre livelli organizzativi, su ognuno dei quali si ha la facoltà di prendere delle decisioni nell’alveo di quanto stabilito dal piano strategico aziendale ad inizio di ogni anno. “Per questo” – osserva Maduri – “spesso discutiamo con i miei collaboratori dell’importanza e dell’utilità di inserire all’interno del nostro piano strategico aziendale le tematiche 231 e di gestione rischi, per contribuire costantemente ad alimentare l’aspetto culturale”. Perché il modello possa dispiegare tutti i suoi positivi effetti sull’organizzazione è altresì importante comunicarlo e stimolarlo. Un processo che non deve essere solo push, ma anche pull.

Cultura, valori ed esempio concreto aiutano le persone a capire qual è il perimetro di riferimento e a farsi carico con meno timore di quei rischi che in azienda naturalmente ci sono e che devono far parte di un piano strategico.  Creare consapevolezza aiuta le organizzazioni ad essere più competitive

Un leader deve saper ascoltare le proprie persone, andare oltre le riunioni formali per capire realmente ed avere il polso della situazione sulla gestione delle attività e dei potenziali rischi. Ascoltare “serve ad aumentare il livello di consapevolezza” osserva Maduri, “essere consapevoli su quello che facciamo con il supporto di una base valoriale forte ci mette nelle condizioni di gestire anche il rischio da una prospettiva diversa”. E continua, “spesso ci si blocca all’interno dell’organizzazione perché si ha paura di sbagliare, si ha paura del rischio.”

Cultura, valori ed esempio concreto aiutano le persone a capire qual è il perimetro di riferimento e a farsi carico con meno timore di quei rischi che in azienda naturalmente ci sono e che devono far parte di un piano strategico. “Creare consapevolezza aiuta le organizzazioni ad essere più competitive” conclude Maduri.